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DOMANDE SULLE VALVOLE
DOMANDE GENERALI

 

Q: Quando devo sostituire le valvole finali?


A: Le valvole finali sono fra i componenti dell'amplificatore più soggetti a decadimento nel tempo. Infatti, con l’usura perdono le loro caratteristiche sia timbriche che di potenza. Una valvola "esaurita" la si riconosce perché ha minore potenza e minor risposta soprattutto sulle frequenze basse. Un altro indizio della valvola usurata è la presenza di strane bruciature sul bulbo esterno(però questo non sempre è significativo).

Q: Quanto dura mediamente una valvola finale?


A: La vita media di una valvola finale è legata al volume a cui si suona abitualmente e al tempo di utilizzo dell'amplificatore. Un’altra variabile è costituita dalla configurazione dello stadio finale: se un finale lavora in classe A, le valvole sono mediamente sottoposte a stress maggiore quindi avranno vita più breve. Quindi, in base ai vari utilizzi, una valvola finale può durare da 1 a 4-5 anni(eventi accidentali permettendo). Però il mio parere è che chi fa uso professionale dell'amplificatore difficilmente dovrebbe superare i 2 anni perchè per varie ragioni lo stress delle valvole è sempre su livelli elevati (trasporto con valvole ancora calde, vibrazioni, volumi elevati, uso di preamplificatori con guadagno elevato).

Q: Posso sostituire io le valvole finali del mio amplificatore? (TORNA SU)


A: In teoria si. Tuttavia non è consigliabile. La sostituzione delle valvole finali, anche se dal punto di vista pratico è una operazione alla portata di tutti, rischia di trasformarsi in una operazione distruttiva per le valvole e l'amplificatore stesso, per una serie di ragioni; di seguito elenco le più importanti:
Ogni valvola ha un suo coefficiente di amplificazione e le valvole finali devono sempre essere sostituite con quelle "matched" o "accoppiate", ovvero valvole selezionate da alcune aziende (Groove Tubes, Ruby, etc..) che vengono testate e accoppiate per ottenere uno scostamento massimo delle caratteristiche fra una valvola e l'altra del 5%. Tali accoppiamenti prevedono la coppia, il quartetto, l'ottetto. Inutile dire che se l'amplificatore monta quattro valvole finali non bisogna comprare due coppie di valvole ma un quartetto selezionato.
 
Le valvole che stai per sostituire avevano un certo coefficiente di amplificazione ed in base a questo è stato regolato il BIAS sull'amplificatore (corrente che scorre nelle valvole finali in assenza di segnale). Questa regolazione è valida solo per queste e va ripetuta non appena effettuato il cambio.  La mancata regolazione del BIAS potrebbe avere effetti deleteri sulla durata delle nuove valvole e potrebbe addirittura portare alla distruzione del trasformatore d'uscita dell'amplificatore.

Q:Mi si è rotta accidentalmente una valvola finale posso sostituire solo quella?


A: Come detto al punto precedente ogni valvola sebbene abbia la stessa sigla di quella che si sta per sostituire, ne è potenzialmente diversa per coefficiente di amplificazione e quindi montando una valvola nuova ci si ritroverebbe lo stadio finale che lavora con valvole non abbinate, con la conseguenza di un suono non più pulito perchè probabilmente le valvole amplificano diversamente la propria porzione di segnale.  
Questo resta vero anche sostituendo la valvola rotta con una di identica marca e modello.

Q:  Posso sostituire le valvole finali con altre di tipo diverso ma con uguale piedinatura(ad esempio EL34 con 6L6)? E quali risultati si ottengono?   (TORNA SU)


A: Esistono valvole che hanno caratteristiche elettriche simili e piedinatura identica, e spesso diverso produttore. Il tentativo di cambiare il tipo di valvole sullo stadio finale viene talvolta fatto allo scopo di esplorare caratteristiche timbriche nuove su un'amplificatore il cui suono ci è ben noto. Montare valvole di tipo diverso è spesso possibile chiaramente dopo aver fatto una accurata analisi delle differenze fra i dui tipi di valvola. Infatti alcune possono essere scambiate tranquillamente a patto di una regolazione corretta del BIAS, in altri casi invece pur essendo le caratteristiche elettriche simili non lo è il trasformatore d'uscita e quindi l'accoppiamento con l'altoparlante non sarebbe corretto, ottenendo così un'inferiore resa in potenza dello stadio finale. 

Q: C’è differenza timbrica se sostituisco le valvole finali con altre delle stesso tipo ma di marca differente?


A: Valvole finali dello stesso tipo ma di marca differente sono sempre molto simili in termini di spettro sonoro. Può invece fare la differenza il tipo di costruzione, in termini di robustezza e durata.

Q: Quanto spesso devo sostituire le valvole preamplificatrici?


A: Le valvole preamplificatrici durano molto di più rispetto alle finali. Spesso le valvole preamplificatrici vengono cambiate per avere sonorità diverse, e non perché esaurite. In effetti questa sostituzione può incidere maggiormente sul suono rispetto alla sostituzione delle valvole finali. 

Q: Quando si dice che una valvola é microfonica, cosa si intende?  (TORNA SU)

A: Una valvola preamplificatrice è microfonica, o è diventata microfonica, quando ripercuote vibrazioni esterne sui propri elementi interni amplificandole e quindi generando rumori spesso udibili. Questo difetto si evidenzia facilmente picchiettando ogni valvola preamplificatrice con il manico di un cacciavite, senza esagerare. Se udite sull'altoparlante questo rumore molto amplificato come se picchiaste su un microfono oppure se c'è una tendenza ad innescare un fischio o una qualsiasi vibrazione potreste trovarvi in presenza di una valvola microfonica. Questo problema è maggiormente evidenziato in uno stadio ad alto guadagno.


Q: Per regolare il volume di un sistema a rack, è meglio fissare il volume del finale e agire su quello del pre, o viceversa?


A: Entrambi i casi sono possibili, basta fare attenzione a non saturare il finale con un livello di uscita del pre troppo alto. Ciò, in termini acustici, porta come risultato ad un suono distorto pur avendo selezionato il canale CLEAN sul preamplificatore. Inoltre un livello troppo alto di uscita del preamplificatore fa raggiungere molto prima al finale la sua potenza massima sebbene magari il potenziometro del volume sia in posizione intermedia, rendendo possibile il raggiungimento di potenze di uscita più elevate di quella per cui è stato costruito il finale e mettendo in pericolo l'integrità delle valvole, del trasformatore di alimentazione e/o d'uscita e dell'altoparlante.

Q: Cosa succede se suono su un amplificatore senza aver collegato la cassa?


A: Questa è un'operazione senz'altro da evitare. Suonare senza aver collegato la cassa è molto pericoloso per le valvole finali e per il trasformatore d’uscita(o per i transistor dello stadio finale in caso di finale a transitor). Ovviamente non c'è nessun pericolo se l’apparecchio è ancora in Stand-by, o se il volume generale è posizionato sullo 0(anche se alcuni amplificatori in queste condizioni tendono ad autooscillare con conseguenze spesso catastrofiche). E' molto meglio accertarsi dei collegamenti prima di accendere l'amplificatore.

Q: Quali sono le differenze sonore tra un finale valvolare e un finale a stato solido?  (TORNA SU)


A: Qui entriamo in un ambito sempre discusso nel campo musicale. Per affrontare l'argomento dobbiamo partire da un presupposto: qualsiasi amplificatore ad una certa potenza comincia ad introdurre una distorsione sul segnale. Il motivo per cui spesso si afferma che il suono di un ampli valvolare è più "caldo" di uno a transistor è da ricercarsi nel tipo di distorsione che introduce la valvola rispetto al transistor. E’ ormai noto che le distorsioni prodotte da una valvola sono molto meno fastidiose all’ascolto rispetto a quelle di un finale SOLID-STATE. E’ anche vero che un finale a stato solido ha caratteristiche dinamiche diverse da quelle valvolari, e cioè: maggior velocità e quindi con un attacco più deciso. Da qualche anno sono stati introdotti sul mercato dei finali a MOSFET che hanno delle caratteristiche elettriche (e teoricamente timbriche) per certi versi più vicine alla valvola, però i chitarristi continuano a comprare gli amplificatori a valvole, o vi sono affezionati o evidentemente li trovano ancora un passo più avanti.

Q: E’ possibile effettuare modifiche su un amplificatore?


A: Certamente è possibile. La modifica degli amplificatori è uno dei settori più gratificanti e creativi del nostro lavoro. Questi interventi possono essere suddivisi in due categorie: l'upgrading e la customizzazione. L'upgrading, altro non è che una revisione più o meno profonda dell'amplificatore, allo scopo di migliorarlo in alcune sue sezioni, con la sostituzione di componenti montati nella produzione di serie con altri più selezionati, a volte si arriva a ricablare alcune sezioni di circuito introducendo delle schermature o dei cavi migliori allo scopo di diminuire il rumore di fondo e migliorare la dinamica. In ogni caso questi interventi apportano differenza timbrica di ridotta entità, in funzione delle caratteristiche iniziali dell'ampli e della profondità dell'intervento. 
La customizzazione invece, consiste nel migliorare o semplicemente modificare la risposta timbrica di certe sezioni dell'amplificatore che il musicista ritiene carenti (distorsione, controlli di tono, sensibilità d'ingresso). In questo caso la differenza timbrica è l'obiettivo finale e pertanto sarà sempre abbastanza evidente. Contattateci per avere maggiori informazioni. 

Q: Quali sono le modalità per inviarvi degli apparecchi in riparazione o da modificare? E se è una riparazione in garanzia? (TORNA SU)


Se abitate a Palermo potete venirci a trovare personalmente(l'indirizzo completo e i dettagli su come raggiungerci sono alla sezione "contatti" di questo sito). Avrete così modo di conoscerci e di esporre il vostro problema ad un tecnico. Se invece non potete raggiungerci e preferite spedirlo vi consigliamo di contattarci telefonicamente o via email per avere ragguagli su come spedirlo e quale documentazione inserire. Attenzione, in generale ricordatevi di:

- imballare bene l’apparecchio (meglio se nella scatola originale), allegare una lettera con i vostri dati completi e il problema riscontrato o la modifica da effettuare. Le spese di trasporto sono a carico del proprietario dell’apparecchio. 

- Nel caso in cui l’apparecchio sia in garanzia, vi preghiamo di allegare anche il tagliando di garanzia che vi è stato dato al momento dell'acquisto, completo di data di acquisto, timbro del negozio e scontrino fiscale. In questo caso le spese di spedizione dipendono dal costruttore dell'apparecchio e verranno pertanto comunicate al momento del contatto telefonico.In questo caso le spese di spedizione dell’andata sono a carico vostro, mentre le spese del ritorno sono a carico nostro.

- Vi ricordiamo che la garanzia del vostro apparecchio decade in caso di manomissioni e/o modifiche operate da  personale non autorizzato.